L'importanza di possedere la certificazione eiq

Che cos'è la certificazione eiq e come ottenerla? La tua azienda è certificata eiq? . Una Guida Online all'eccellenza del servizio enoturistico Certificazione . certificazione di eccellenza del servizio enoturistico I visitatori stranieri delle aziende vinicole italiane sono stimati tra 4 e 6 milioni all'anno con un incremento annuo del 3,6%, nettamente superiore al turismo generale italiano che sta attraversando un momento difficile. Da ormai 2 anni l'Italia vede diminuire i flussi di visitatori italiani mentre i 46 milioni di turisti stranieri, nonostante l'aumento dell'1,9% nel 2013, non bastano a controbilanciare il calo del turismo nazionale.

I dati disponibili per valutare il business generato dall'enoturismo sono molto vaghi e non ci sono studi approfonditi. Tutti gli esperti del settore fanno riferimento all'Osservatorio del Turismo del Vino, redatto da Censis Servizi per l'Associazione Città del Vino, che indica un fatturato compreso tra 3 e 5 miliardi di euro a seconda che si tenga conto solo del business delle cantine o l'intero reddito creato dai visitatori delle regioni vinicole.

L'Osservatorio sottolinea come il vino da solo non generi turismo. L'afflusso nasce quando si producono bottiglie prestigiose in zone intatte particolarmente belle. Il fattore paesaggio è chiaramente determinante e legato al rispetto dell'ambiente e degli aspetti culturali. I visitatori percepiscono la degustazione di vini come un complemento o addirittura come parte integrante del territorio in cui si trovano, paragonabile alla visita di un castello medievale o di una villa del XVI secolo. Non sorprende che la qualità del territorio sia al primo posto (23%) dei fattori che influenzano le scelte degli enoturisti, precedendo la cultura (19%), l'enogastronomia (17%) e il vino stesso ( 13%). C'è un legame indissolubile tra i vini e questi nascono da un legame che i proprietari dell'azienda si prefiggono di trasmettere sia nell'accoglienza degli ospiti che nelle degustazioni.

L'enoturista italiano è generalmente di sesso maschile (61,3%) tra i 30 ei 50 anni. Viaggia in coppia o con un gruppo di amici (fonte Centro Studi turistici Cst 2012 per Movimento del turismo del Vino).1

Anche se si chiamano tutti enoturisti, l'86% dei visitatori delle cantine italiane sono in realtà escursionisti, cioè persone che viaggiano dalla mattina alla sera entro un raggio di 200 km dalla propria casa. Solo il 14% di loro trascorre la notte nella zona del vino e di questi una metà si ferma al weekend per i propri spostamenti (dati WineNews 25 maggio 2012). La quota di persone che trascorrono più giorni è marginale e soprattutto straniera.

L'Italia è la prima destinazione per i turisti le cui vacanze sono all'insegna della degustazione di vini e della cucina. Le loro destinazioni variano in base alla cultura. I di lingua tedesca gravitano nel nord-est del paese – Trentino e Alto Adige, Friuli, Venezia Giulia Veneto – mentre gli anglofoni preferiscono decisamente la Toscana. Il vino è anche una considerazione importante per i tour operator – il 66% di loro. Le statistiche compilate nel 2010 indicano che il 23% degli europei e il 43% degli americani presentavano destinazioni "da degustazione" nei loro opuscoli.1

I visitatori delle cantine italiane rientrano in quattro categorie generali:

Turisti casuali o spontanei, che si fermano per caso in un'azienda vinicola
Enofili dedicati
Wine scout e giornalisti
Amanti del lusso

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